Stregherie. Iconografia, riti e simboli delle eretiche del sapere

Mostra alla "Cattedrale" ex Macello

La mostra "Stregherie. Iconografia, riti e simboli delle eretiche del sapere"

Dal 24 ottobre 2025 all'1 febbraio 2026 la "cattedrale" ex Macello di Padova, ospita "Stregherie. Iconografia, riti e simboli delle eretiche del sapere", una mostra-evento che si propone di trasformare la strega in un simbolo contemporaneo di sapere, resistenza e rinascita. Si tratta di un’esposizione di grande impatto visivo, che intreccia incisioni antiche dal contenuto audace, rari testi esoterici del Cinquecento e talismani di epoche passate, offrendo uno sguardo suggestivo sull’universo misterioso della stregoneria e sull’enigmatica figura della strega. Concepita come un vero e proprio rito di passaggio laico, "Stregherie" non è solo un’esposizione artistica, ma un’esperienza immersiva e trasformativa. Lontana dalle caricature da fiaba o dagli incubi dell’inquisizione, la figura della strega proposta in questo progetto è un archetipo ricco di significati: una donna che sa, una portatrice di conoscenze dimenticate, una voce che resiste.
La mostra, realizzata da Vertigo Syndrome, è curata da Andrea Pellegrino, storico dell’arte, scrittore e criminologo e si propone in una edizione completamente rinnovata rispetto alle precedenti esposizioni presentate in altre parti d'Italia.

Il percorso espositivo

Il percorso espositivo si sviluppa attraverso nove sezioni narrative, concepite come altrettanti portali iniziatici che guidano il visitatore in un viaggio tra mito, corpo, sapere, persecuzione e rinascita. Dalle origini oracolari e precristiane della strega fino alla sua attualizzazione come simbolo di resistenza politica e culturale, ogni sala accompagna il pubblico in un processo di trasformazione, attraverso opere d’arte, installazioni, documenti e oggetti rituali.
Si parte dalle radici profonde del mito, con un’immersione nei culti antichi, nei simbolismi del femminile primordiale e nelle narrazioni orali che hanno dato vita all’archetipo della strega. Il secondo passaggio affronta il corpo, inteso come sapere incarnato, territorio di desiderio e di ribellione: un corpo che non si lascia normare, ma che sa e resiste. Successivamente, il visitatore entra nella dimensione dell’oblio, dove i saperi popolari – medicina naturale, erboristeria, pratiche magiche – vengono restituiti alla loro dignità culturale. Si approda poi alla sala del marchio, che esplora le dinamiche storiche e iconografiche che hanno costruito l’immagine demoniaca della strega, dalle miniature medievali alla propaganda inquisitoria. Una sala è dedicata a Marietta Robusti, detta Tintoretta, protagonista di una leggenda che intreccia arte e magia. Si racconta che, tentata da una strega, rubò ostie consacrate da nascondere in giardino: subito gli animali si inginocchiarono come incantati. Avvertito, il padre Tintoretto affrontò la donna, che fuggì trasformandosi in gatto. Per proteggere la famiglia fece murare il passaggio con l’altorilievo di Ercole con la clava, ancora oggi visibile a Venezia. La mostra attraversa anche l’Ottocento, quando la strega torna a manifestarsi come figura evocativa nell’immaginario romantico con nuove sembianze e diversa considerazione sociale, e giunge infine al presente, dove la magia si riscrive nel linguaggio dell’arte contemporanea. Qui, la strega non è più una creatura marginale ma un simbolo attivo di autonomia, rinascita e potere culturale.

Riconoscersi negli occhi della strega

Una sala chiave della mostra, realizzata in collaborazione con l’Archivio di Stato di Modena, è dedicata ad un processo per stregoneria avvenuto nel 1539. I visitatori siederanno al banco degli imputati e saranno messi al centro del serrato fuoco di terribili accuse dell’inquisitore e delle risposte, sempre più sfinite, della donna processata disposta a confessare fatti osceni pur di mettere fine alla tortura. La mostra si conclude con una seconda esperienza immersiva composta da specchi, luci e un podio centrale su cui è poggiato il Libro delle Ombre, strumento fondamentale di ogni vera strega. Armati di penna e calamaio, i visitatori vengono invitati a condividere per sempre i loro pensieri e i loro incantesimi personali con i visitatori che li seguiranno. La sala è accompagnata da un impianto sonoro che rende l'esperienza commovente e di grande impatto emotivo.

Un enigma in ogni frammento

Tra le presenze più suggestive ci sono le visionarie stampe ottocentesche della Collezione Invernizzi dedicate alle figure delle fortune-teller, rari mazzi di sibille e tarocchi provenienti dalla collezione privata del curatore e affascinanti oggetti originali carichi di simbolismo arcano, concessi dal Museo della Stregoneria di Torino. Completano il percorso opere pittoriche e scultoree di rara potenza evocativa, in prestito da prestigiosi nomi del collezionismo e dell’antiquariato, come Aliprandi Antichità, Arte nel Tempo Pezzini e la Collezione Romanazzi. Ogni oggetto custodisce un enigma, un frammento di sapere occulto. 

La strega artista di Elisa Seitzinger

Vertigo Syndrome ospita all’interno delle sue esposizioni una seconda mostra di un artista che con le sue opere inedite omaggia il tema della mostra principale. Questa volta è stata scelta Elisa Seitzinger che ha ideato per Stregherie un progetto originale composto da due arazzi e cinque opere. Tra gli arazzi spicca Superego, considerato il suo manifesto artistico: un autoritratto simbolico della “strega-artista” che affronta, con forza e determinazione, i condizionamenti sociali che cercano di contenerla. Il progetto nasce dal desiderio dell’artista di esplorare, attraverso linguaggi visivi potenti e simbolici, il legame tra mito, magia e identità femminile, offrendo ai visitatori un percorso immersivo e unico nel suo immaginario.

Non solo witch

Stregherie si rivolge a un pubblico ampio e trasversale: studiosi, artisti, docenti, studenti, appassionati di storia, antropologia, spiritualità o semplicemente curiosi di scoprire un lato nascosto del sapere femminile. Il visitatore è invitato ad attraversare simbolicamente un rito iniziatico: abbandonare la vecchia visione della strega come incarnazione del male, per rinascere a una comprensione più autentica e articolata. La mostra sarà arricchita da eventi collaterali con autori selezionati con la collaborazione della Libreria Esoterica di Milano. Incontri, laboratori e attività didattiche che approfondiscono il tema della mostra, con particolare attenzione al coinvolgimento delle scuole e delle università.
I visitatori più piccoli saranno coinvolti in giochi e avventure all’interno del percorso espositivo al termine dei quali riceveranno in omaggio un premio “stregato” e avranno a loro disposizione un piccolo antro della strega dove preparare amuleti e pozioni magiche con ragni, serpenti e altro materiale misterioso. Per tutte le scuole di ogni ordine e grado sono pensate delle visite guidate alla mostra e dei laboratori didattici.

Informazioni

Orari: la mostra è aperta dal mercoledì alla domenica dalle 10:30 alle 19:30. Aperture straordinarie: 31 ottobre dalle 10:30 alle 24:00 (ultimo ingresso ore 23); 1 e 2 novembre dalle 10:30 alle 19:30; 8 dicembre dalle 10:30 alle 19:30; dal 26 dicembre all’ 11 gennaio aperto tutti i giorni. Chiuso dal 22 al 25 dicembre.

Biglietti: Intero 16 euro; Ridotto 14 euro; Ridotto speciale bambini dai 7 ai 12 anni 6 euro. I visitatori insoddisfatti dell’esposizione avranno la possibilità di essere rimborsarti dell’intero importo del biglietto pagato.

Informazioni e prevendita tramite il sito o scrivendo a info@vertigosyndrome.it.

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