Spettacolo "Turn Over"
Compagnia del Teatro della Gran Guardia
Testo e regia: Renata Rebeschini, liberamente tratto da "Girotondo" di Arthuer Schnitzler
Con: Margherita Piccin e Silvio Barbiero (vincitore del "Premio miglior attore al Finge Festival di Roma 2014")
Con: Margherita Piccin e Silvio Barbiero (vincitore del "Premio miglior attore al Finge Festival di Roma 2014")
Scritto alla fine del ‘900, rimane l’attualità del tema: un'amara critica all'impossibilità umana di amare, o meglio, alle difficoltà che un amore vero implica nel realizzarsi. I contatti umani sono ridotti a mero comportamento sessuale, pura furia negli istinti e negli intenti.
L'intreccio si basa sugli incontri tra dieci personaggi di dieci differenti condizioni sociali e umane: la prostituta, il soldato, la cameriera, il giovane signore, la giovane signora, il marito, la ragazzina, il poeta, l'attrice, il conte. In una serie di dieci quadri i personaggi dialogano due alla volta, per poi concludere immancabilmente il dialogo con un atto sessuale. Ma l'atto sessuale che conclude ogni quadro è preceduto da un corteggiamento, una sorta di rito o danza dell'accoppiamento.
Pur trattando un tema così serio, così complesso, lo spettacolo è divertente, con continui sconvolgimenti e risate inattese: si ride di sé, si ride degli stereotipi dei comportamenti umani, si ride delle proprie debolezze, si ride dell’ipocrisia, senza pietà. Oggi come ieri, come mille anni fa e, probabilmente, come domani: l’animo umano non cambia nei secoli!
L'intreccio si basa sugli incontri tra dieci personaggi di dieci differenti condizioni sociali e umane: la prostituta, il soldato, la cameriera, il giovane signore, la giovane signora, il marito, la ragazzina, il poeta, l'attrice, il conte. In una serie di dieci quadri i personaggi dialogano due alla volta, per poi concludere immancabilmente il dialogo con un atto sessuale. Ma l'atto sessuale che conclude ogni quadro è preceduto da un corteggiamento, una sorta di rito o danza dell'accoppiamento.
Pur trattando un tema così serio, così complesso, lo spettacolo è divertente, con continui sconvolgimenti e risate inattese: si ride di sé, si ride degli stereotipi dei comportamenti umani, si ride delle proprie debolezze, si ride dell’ipocrisia, senza pietà. Oggi come ieri, come mille anni fa e, probabilmente, come domani: l’animo umano non cambia nei secoli!
Informazioni
Biglietti: 8,00 euro intero, 5,00 euro ridotto (studenti e over 65)
info@teatrodellagranguardia.it
Cell. 3939812287 - 335277788