NOTTURNI D'ARTE 2014
Gli appuntamenti della settimana dal 12 al 16 agosto 2014
Manifestazione realizzata con il contributo di CASSA DI RISPARMIO DEL VENETO.
Programma
Chiesa degli Eremitani
Il Mantegna perduto e recuperato
Proiezione del filmato Mantegna e Padova
Serata dedicata ad uno dei più grandi artisti padovani, Andrea Mantegna (1431 ca-1506), protagonista di quello straordinario processo di rinnovamento del linguaggio figurativo che ha fatto della nostra città uno dei più avanzati centri dell’Umanesimo europeo.
Oltre alla visita guidata al suo capolavoro, il ciclo affrescato nella Cappella Ovetari, quasi completamente distrutto dal bombardamento del 1944 e oggi in parte ricomposto, sarà proposto il filmato Mantegna e Padova. Dalla distruzione si salvarono la doppia scena del Martirio di San Cristoforo e l’Assunzione, staccate in precedenza a causa del grave stato conservativo e ricoverate altrove in tempo di guerra. Degli affreschi perduti resta una documentazione fotografica in bianco e nero che testimonia in modo oggettivo l'aspetto del ciclo. Un recente restauro terminato nel 2006 ha permesso di ricollocare tutti i frammenti salvati per mezzo di sofisticate applicazioni informatiche.
MERCOLEDÌ 13 AGOSTO ore 21
Chiesa di Santa Caterina via Cesare Battisti 245
Giuseppe Tartini, violinista, compositore e filosofo
Conversazione di Sergio Durante e Gregorio Carraro
Concerto tartiniano
Federico Guglielmo (violino barocco) e Roberto Loreggian (cembalo)
Coro Iris Ensemble diretto da Marina Malavasi
I Notturni d'Arte presentano due personaggi che hanno fatto la storia della musica: il padovano Bartolomeo Cristofori, inventore del pianoforte e il grande violinista e il compositore Giuseppe Tartini, direttore capo del coro della Cappella del Santo dal 1721, deposto alla sua morte, avvenuta nel 1770, nella chiesa di Santa Caterina.
Il legame di Giuseppe Tartini con Padova iniziò nel 1708, quando vi si trasferì in veste di “clericus” proveniente dalla nativa Pirano d’Istria (8 aprile 1692), per iscriversi alla celebre Università Giurista della nostra città. Nel 1721 ebbe il posto di «primo violino e capo di concerto» nell’orchestra della Basilica del Santo, dove rimase fino alla morte (1770). A Padova, stabilmente dal 1727, Tartini fondò la sua scuola di violino, definita “scuola delle nazioni” per il gran numero di allievi provenienti da ogni paese d’Europa, dedicandosi contemporaneamente, non solo alla direzione e alla preparazione del gruppo strumentale dei musicisti della cappella del Santo, ma anche allo studio e alla speculazione sui problemi armonici e scientifico-musicali, nonché all’attività compositiva, che lo portò a produrre più di 130 concerti, oltre 170 sonate per violino solo o per violino e basso, una quarantina di sonate a tre, sonate a quattro e altri brani.
Alla sua morte, avvenuta il 26 febbraio 1770, Tartini, che abitò nell’attuale via Cesare Battisti, fu sepolto accanto alla moglie nella tomba a pavimento predisposta nella chiesetta di S. Caterina.
dalle ore 20 alle 21.40
Cappella degli Scrovegni, Piazza Eremitani
La rivoluzione di Giotto a Padova
Info: biglietto di € 6 da acquistare alla biglietteria dei Musei Civici dalle ore 8.30 del giorno stesso fino a esaurimento dei posti, tel. 049 8204551
La serata è dedicata al più famoso monumento cittadino, la Cappella degli Scrovegni, affrescata da Giotto tra 1303 e 1305.
La visita guidata consentirà di comprendere la portata della rivoluzione operata dal maestro toscano a Padova (visite dalle ore 20 alle 21.40; biglietto di € 6 da acquistare alla biglietteria dei Musei Civici dalle ore 8.30 del giorno stesso fino a esaurimento dei posti, tel. 049 8204551).
La Cappella degli Scrovegni costituisce l’opera che meglio interpreta la novità del linguaggio del maestro fiorentino, l’originalità della sua visione dell’arte che cessa di essere raffigurazione ieratica del sacro, strumento di celebrazione del divino, per divenire anche mezzo efficace per descrivere e parlare dell’uomo, del suo percorso verso la salvezza. L’uomo di Giotto acquista sulla parete un corpo occupante uno spazio. Quella che definisce il fiorentino è ancora una profondità intuitiva realizzata senza precisi calcoli matematici ma grazie all’osservazione attenta del reale. È la spazialità che risente dell’esperienza romana, delle pitture parietali antiche viste probabilmente durante i due soggiorni nella città eterna.
La narrazione pittorica di Giotto si distingue anche per la resa di stati d’animo, emozioni, gesti, espressività che avviano quel processo di umanizzazione del sacro, indispensabile ai fini di un efficace coinvolgimento emotivo dell’osservatore.
Parco Treves de' Bonfili, via Bartolomeo d'Alviano (lat. Piazzale Pontecorvo)
Un monumento fatto di alberi
Percorso guidato per bambini dai 5 ai 10 anni
Giuseppe Jappelli e la progettazione del giardino all'inglese al parco Treves de' Bonfili
Visite guidate nel parco
Conoscere il Parco Treves, il gioiello verde della città, un vero e proprio monumento fatto di alberi e l'architetto Giuseppe Jappelli (Venezia 1783-1852) che lo progettò in stile romantico all'inglese: sarà possibile nell'appuntamento dei Notturni d'Arte di sabato 16 agosto, con visite guidate alle ore 18, cui si affianca un percorso guidato per bambini dai 5 ai 10 anni; l'appuntamento è all'ingresso in via Bartolomeo d'Alviano (laterale Piazzale Pontecorvo).
Commissionato dai fratelli Isacco e Jacopo Treves tra il 1829 e il 1835 quale completamento della loro secentesca dimora, il Giardino Treves insiste su un’area precedentemente occupata da orti e da giardino all’italiana. Il giardino è percorso da un ramo del canale Alicorno (nome che deriva da alius cornii, cioè altro ramo del Bacchiglione) che lo divide in due parti, collegate tra loro da due ponti di cui uno a “schiena d’asino” in ferro della metà del XIX secolo. Il giardino è articolato a più livelli nella parte superiore, con due collinette a nord-ovest e nord-est e una superficie concava detta “la cavallerizza” circa due metri al di sotto del piano stradale, mentre nella parte inferiore è lievemente ondulato.
Come altri giardini jappelliani oltre all’immediata funzione bucolica è possibile rinvenire tracce di un’ulteriore lettura del giardino in chiave illuministico-massonica, in cui i percorsi boschivi celano itinerari iniziatici, con un corridoio sotterraneo, un tempietto, una casa del templare e una grotta dell’alchimista, quali tappe evocative della ricerca della verità assoluta.
INFORMAZIONI
Acquisto del biglietto “Notturni d’Arte”, fino a esaurimento della disponibilità, presso il Settore Attività Culturali in via Porciglia 35: orario dal lunedì al venerdì 8.30-13.30, 14.30-16, sabato 8.30-13 (chiuso domenica e venerdì 15 agosto).
LIS accessibile al pubblico sordo tramite il servizio di interpretariato LIS – Lingua dei Segni Italiana; interprete Rita Sala
Costo biglietti “Notturni d’Arte”
Biglietto unico Euro 3,00 a persona per l’accesso ad una singola serata (per la singola serata, solo se ancora disponibile, si potrà acquistare anche durante la sera stessa), tranne per le serate in cui è previsto un costo diverso.
Alcuni biglietti dovranno essere acquistati presso le sedi in programma: Planetario, Cappella degli Scrovegni, Museo La Specola, Orto Botanico
Abbonamenti
Biglietto Euro 6,00 a persona per l’accesso a 3 serate
Biglietto € 10 a persona per l’accesso a 4 serate più la guida stampata
Ingresso gratuito per bambini fino ai 12 anni (tranne per i pomeriggi a loro dedicati)
Il biglietto dovrà essere esibito all’inizio della serata per comprovare l’avvenuto pagamento. L’accesso ai siti è garantito fino ad esaurimento dei posti.Non è previsto alcun rimborso in caso di mancata partecipazione o di mancato svolgimento della serata per motivi indipendenti dall’organizzazione.
Si richiede la puntualità. Perde il diritto all'entrata chi, già in possesso del biglietto, avrà un ritardo superiore ai 15 minuti dall'inizio del programma
Settore Attività Culturali Via Porciglia 35-Padova
Tel. 049/8204501-4533
Orario dal lunedì al venerdì 8.30-13.30, 14.30-16, sabato 8.30-13 (chiuso domenica e venerdì 15 agosto)
zoccaf@comune.padova.it