Lina Merlin. Una donna, due guerre, tre regimi

Presentazione del libro di Monica Fioravanzo

 
Martedì 26 marzo 2024 alle ore 17 in sala Paladin a Palazzo Moroni (via del Municipio 1, Padova), si svolgerà la presentazione del libro di Monica FioravanzoLina Merlin. Una donna, due guerre, tre regimi” (Franco Angeli, 2023).
 
Discutono con l’autrice, Patrizia Gabrielli (Università di Siena), Maurizio Degl’Innocenti (Università di Siena).
Presiede Lorenzo Mecchi (Università di Padova).
 
Il profondo senso della giustizia sociale, l’impegno costante per la salvaguardia dei diritti fondamentali dei cittadini e delle cittadine, l’energica attenzione verso le classi subalterne e l’assidua azione volta alla tutela e al sostegno delle donne e dei «fanciulli», individuati come la parte più debole e trascurata della società italiana del Novecento. Queste le caratteristiche precipue della sfaccettata personalità di Lina Merlin, una donna che ha esercitato un ruolo cruciale nella rinascita dell’Italia, uscita stravolta dalla seconda guerra mondiale. Femminista ante litteram, insegnante appassionata, convinta antifascista e nel dopoguerra eletta nelle file del Psi all’Assemblea costituente e per tre successive legislature al Parlamento, Lina Merlin fu un personaggio scomodo, non ultimo per il rigore e la determinazione che sempre dispiegò nella difesa degli ideali di libertà, eguaglianza e giustizia sociale che hanno costantemente orientato la sua azione pubblica e privata. Aveva aderito al Partito socialista agli inizi del secolo, individuando in esso l’unica forza politica che volesse realizzare un ideale di giustizia sociale che era il suo. Il fermo rifiuto della violenza e dell’esaltazione della guerra (il fratello, caduto ed eroe della Grande guerra, la chiamava scherzosamente «pace fondaia») fu la premessa della sua strenua opposizione al fascismo, al quale scelse di non prestare giuramento, perdendo così il lavoro di insegnante nella scuola pubblica e affrontando il confino. Nata in Polesine, visse a Milano, negli anni Trenta e durante la Resistenza, per poi trasferirsi a Roma dopo l’elezione alla Costituente e al Parlamento. Nondimeno, mantenne sempre intensi legami con il Polesine, cui diede un contributo fondamentale durante la tragica alluvione del 1951. Sensibile ai reali bisogni della parte più umile della società, trasferì con determinazione queste istanze nelle aule parlamentari. Impegnata su più fronti, dalla tutela della donna e del fanciullo alla difesa della Costituzione e dei diritti dei lavoratori, e attiva sulla scena politica fin dal primo dopoguerra, fu però la sua proposta di legge per l’abolizione delle “case chiuse” a conferirle una diffusa notorietà anche a livello internazionale, tanto che tuttora il suo nome è accostato alla legge del 1958, nota appunto come “legge Merlin”. Indubbiamente la proposta di legge, per la tenacia e il coraggio con cui Lina Merlin la sostenne per oltre un decennio, pone in luce un aspetto precipuo del suo impegno per la difesa della dignità della donna, ma non rende ragione della sua ben più complessa dimensione culturale, umana e civile. È appunto la più complessa personalità di Lina Merlin che il presente libro vuole restituire, dalla formazione agli ultimi anni della sua intemerata esistenza.
 
Monica Fioravanzo è professoressa associata di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze politiche, giuridiche e Studi internazionali dell'Università di Padova, dove insegna Storia contemporanea e Storia dell'Europa contemporanea. Fra le pubblicazioni: (2022): L’Europa fascista. Dal “primato” italiano all’asservimento al Reich (1932-1943), Franco Angeli, Milano 2022; 1943. Strategie militari, collaborazionismi, Resistenze, (a cura di M. Fioravanzo e C. Fumian), Viella, Roma 2015; Mussolini e Hitler: la Repubblica sociale sotto il Terzo Reich, Donzelli, Roma 2009; Élites e generazioni politiche Democristiani socialisti e comunisti veneti (1945-62), Franco Angeli, Milano 2003; Nel Nuovo Ordine Europeo: documenti sulla Repubblica di Salò sotto il Terzo Reich, Cleup, Padova 2000.
 
 
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
 
Informazioni:
Comune di Padova
Settore Cultura e Turismo
U.O.C. Mostre, Manifestazioni e Spettacoli
tel (+39) 049 8204529 | cultura@comune.padova.it

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