Cieli possibili

Omaggio a A. Calder e a B. Hrabal

Cieli possibili

“Cieli Possibili”. Omaggio a A. Calder e a B. Hrabal
Installazione a cura di A. Brugnoli

Questa installazione è ispirata e dedicata a due grandi artisti del Novecento, Alexander Calder, ingegnere americano passato all’arte per diventarne un mito, e Bohumil Hrabal scrittore boemo che ci ha lasciato romanzi bellissimi tra cui il capolavoro “Una solitudine troppo rumorosa” da cui sono tratte alcune delle citazioni che compongono l’installazione. Lo scrittore è stato insignito nel Maggio del 1996 della Laurea Honoris causa dall’Università di Padova.
Questo il pensiero creativo alla base di questo “lavoro artistico”: l’installazione aerea (Calder) e la poetica delle vite andate perdute nelle guerre che continuano a susseguirsi nel mondo (Hrabal)… Colmando il silenzio di queste vite e parole mancate, vorremmo che questo cielo cittadino, in senso ampio, tornasse ad essere un “Cielo Possibile” alle parole, allo scambio di idee, alla vita! Per questo faremo fluttuare nello spazio garze e stoffe con brandelli di scrittura, preparate dai partecipanti al Laboratorio Artequartiere/Quartierearte.
Al Centro di Sonologia del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova il compito di evocare presenze con voci, sussurri, fenomeni atmosferici e inserti musicali.

(…) Una volta a sera tornai a casa, la zingara non mi aspettava, accesi la luce, uscii e riuscii fino al mattino davanti alla casa, ma la zingara non venne, non venne neanche il giorno dopo, non venne mai più…Soltanto dopo venni a sapere che l’aveva presa la Gestapo con altri zingari e l’aveva portata in un lager dal quale non tornò più, la bruciarono da qualche parte a Majdanek o Osvètim nei forni crematori. I cieli non sono umani eppure io quella volta ero ancora umano. (…) I cieli non sono umani, ma c’è qualcosa forse più di questi cieli, la compassione e l’amore di cui mi sono ormai dimenticato e che ho  dimenticato.” (“B. Hrabal. Una solitudine troppo rumorosa. Edizioni E/O”)

Alessio Brugnoli vive e lavora a Padova. Come molti artisti contemporanei si è formato al di fuori dell'istituzione scolastica. Inizialmente ha appreso le tecniche calcografiche e serigrafiche presso la “Scuola Internazionale della Grafica” di Venezia; inoltre ha sperimentato la tecnica dell'acquerello e altre tecniche su carta. Dall'inizio degli anni '90 ha cominciato ad ispirarsi in maniera più ampia alla pittura astratta italiana ed in seguito alle correnti artistiche dell'Astrattismo americano, di cui ha fatto propri il linguaggio e i materiali quali cemento, gesso, colle viniliche, juta, colori e carte industriali. Sulla base di queste esperienze propone e organizza laboratori per bambini e ragazzi, sui temi contemporanei di educazione ambientale, coniugando espressività e creatività in uno scambio continuo di fantasia e conoscenza.
Nelle opere più recenti ha privilegiato la ricerca sul colore, con lavori su tela di grande formato, e installazioni.

Informazioni
Comune di Padova – Settore Attività Culturali
Tel. 049 8204546
caporellop@comune.padova.it
http://www.alessiobrugnoli.it

 

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