Patavini di epoca romana: nuovi (straordinari) dati dalle analisi dei resti delle ossa

conferenza

O mihi tum quam molliter ossa quiescant… (Virg., Egl. 10, 33)

Chi era veramente Claudia Toreuma, il cui monumento funerario è ancora oggi un unicum nel panorama delle necropoli patavine? Era proprio la mima-giocoliera non ancora ventenne di cui parla l’iscrizione? E chi era la Dama allo specchio, la cui sepoltura è venuta alla luce nella necropoli meridionale di Padova? E tutti gli anonimi patavini sepolti nella necropoli di via Gradenigo, i cui corredi sono esposti nelle vetrine del Museo Archeologico, che attività facevano e quali erano le loro condizioni di vita? Sono domande a cui non è facile rispondere, ma nuovi dati emergono oggi da studi analitici sui resti ossei che, dopo la cremazione, venivano prelevati dalla pira e deposti ritualmente nella sepoltura, accanto al corredo. Un frammento osseo della tibia di Claudia Toreuma rivela una malattia professionale compatibile con l’attività ginnica, un frammento del suo cranio conferma la sua morte anzi tempo, evidenziata da una incompleta saldatura della sutura sagittale…
Spesso le sepolture racchiudono frammenti ossei che hanno molto da raccontare. Sapendoli leggere, gli antichi Patavini, cui quelle ossa sono appartenute, finiscono con l’assumere una sempre più nitida identità di persone, che induce a non derubricarli, semplicemente, a defunti di epoca romana.

introduce
Francesca Veronese, Musei Civici - Museo Archeologico

intervengono
Cecilia Rossi, Università degli Studi di Padova
Alessandro Canci, Università degli Studi di Padova
Martina Friziero, Università degli Studi di Padova

giovedi 19 aprile ore 17:30
Musei Civici agli Eremitani -​Sala del Romanino

A lato monumento funerario di Claudia Toreuma, da via Armistizio; primi decenni del I secolo d.C. - Museo Archeologico, inv. 253
Nella parte sommitale si legge la dedica agli dei Mani. Nella tabella sottostante: a Claudia Toreuma, liberta di Tiberio Augusto, di anni diciannove. Al centro un doppio distico in cui la giovane si rivolge direttamente al lettore con queste parole: Non ancora ventenne sono sepolta da questa terra, io, Toreuma, famosa per i tanti ioci. Consumato felicemente questo breve spazio di vita, sono scampata ai tuoi insulti, o lunga vecchiaia.

Info
ingresso libero
Museo Archeologico 049 8204572
museo.archeologico@comune.padova.it

 

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